Lesioni da radiazioni – Altre ossa/prostiti/Enterite/Tessuti molli)
Patologia a carico dei tessuti molli o delle ossa dopo terapia radiante. I quadri clinici più frequenti sono l’ulcera cutanea ad andamento torpido, l’osteoradionecrosi della mandibola o di altri segmenti ossei, le enteriti, proctiti e cistiti post-attiniche. Tali quadri patologici possono portare all’amputazione di arti, alla demolizione della mandibola, alla protesizzazione di una articolazione, alla necessità di interventi demolitivi sulla vescica, sul colon e intestino del paziente. Le radiazioni determinano infatti una situazione di ridotta vascolarizzazione, ridotta attività cellulare, ipossia tissutale, arresto dei processi riparativi locali. Tutto questo chiarisce quali possano essere i meccanismi di utilità di una terapia iperbarica con ossigeno in questa patologia. L’effetto angiogenico della terapia iperbarica, sommato allo stimolo riparativo ed all’attività antibatterica, rende ragione della enorme proliferazione della indicazione al trattamento con OTI nel danno da terapia radiante.
Le ulcere cutanee vengono sottoposte ad un protocollo terapeutico simile a quello delle ulcere cutanee ad eziologia vascolare. Anche in questo caso l’ossimetria transcutanea può essere dirimente nel selezionare i pazienti con indicazione all’Ossigenoterapia Iperbarica e nel determinarne l’efficacia terapeutica. Il trattamento locale assume notevole importanza.
La ricostruzione chirurgica dovrebbe essere attuata dopo il raggiungimento di normossia tissutale ottenibile con applicazione di OTI. In caso di osteonecrosi mandibolare la terapia può precedere la sequestrectomia o la resezione parziale della mandibola e preparare il paziente alla ricostruzione con innesto osseo. La terapia effettuata prima della estrazione dentaria in pazienti irradiati per neoplasie della testa e del collo può essere preventiva per la comparsa di osteonecrosi mandibolare.
In caso di proctite o cistite post-attinica, la terapia iperbarica viene attuata con lo scopo di raggiungere il controllo e la risoluzione della rettoraggia o della macroematuria. Per le lesioni da radiazioni sono indicate una media di 40 – 60 sedute.