Gagrena e ulcere cutanee nel paziente diabetico

Condizione patologica che colpisce prevalentemente il piede del paziente diabetico che dall’ ulcera superficiale conduce alla infezione e alla distruzione dei tessuti profondi. È associata a neuropatia (somatica e autonomica) e/o arteriopatia obliterante ed è la più importante causa di amputazioni maggiori di gamba e coscia dei diabetici e la letteratura internazionale concorda sull’enorme aumento di amputazioni collegate alla patologia diabetica. L’Ossigenoterapia Iperbarica agisce in modo deciso sulla flora batterica mista, in particolar modo sugli anaerobi, demarca le zone di tessuto necrotico-colliquate da quelle certamente recuperabili e, ottenuto il controllo delle infezioni, contribuisce alla riparazione tissutale. È indicata elettivamente nelle ulcere diabetiche ischemiche in presenza di un flusso ematico efficace (PA sistolica alla caviglia >di 40 mmHg). Prima di avviare il paziente all’ Ossigenoterapia Iperbarica è necessario attuare uno studio vascolare con adeguato iter diagnostico, valutando la possibile rivascolarizzazione chirurgica. L’ossimetria transcutanea (pTcO2) misura l’ossigenazione dei tessuti coinvolti dall’infezione e guida alla corretta applicazione dell’OTI. L’OTI è elettiva nelle ulcere diabetiche ischemiche gravi (grado 3-5 Wagner o IIB,C,D e III A,B,C,D Classificazione Texas University) con alto rischio di amputazione. La gangrena umida deve essere trattata con urgenza con OTI, anche prima di una possibile rivascolarizzazione, al fine di ottenere i migliori risultati possibili. L’OTI assume un ruolo adiuvante nell’ulcera neuropatica. È prioritario sottoporre il paziente a toilette chirurgica al fine di minimizzare lo sviluppo dei germi anaerobi e consentire la demarcazione delle zone necrotico-colliquate. Si considera una valutazione dei risultati in corso di terapia.

 

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